La facoemulsificazione per curare la cataratta

Il trattamento microchirurgico per la cura della cataratta è la facoemulsificazione.
Si tratta di un intervento della durata di 20 minuti circa e composto da varie fasi:
  • durante la prima fase si effettua un taglio di circa 2 mm nell’occhio per inserire il facoemulsificatore, uno strumento che genera ultrasuoni tramite una vibrazione di 40-50.000 volte al secondo
  • gli ultrasuoni prodotti dal facoemulsificatore riducono in frammenti il cristallino
  • le parti frantumate del cristallino vengono aspirate
  • il cristallino è sostituito con lente intraoculare (IOL) artificiale trasparente
L’operazione di facoemulsificazione è indolore e non necessita di anestesia. Si utilizza un collirio anestetico sia prima che durante l’intervento per impedire che il paziente avverta dolore o fastidio. In questo modo il paziente può restare sveglio ed essere più collaborativo.

Al termine dell’intervento il paziente deve istillare un collirio specifico, quotidianamente e per quattro settimane. Dovrà fare attenzione a non comprimere l’occhio, non bagnarlo, non sollevare pesi e non rialzarsi bruscamente.
Per alcuni giorni successivi all’intervento si può avvertire un leggero fastidio, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo o abbagliamento davanti a una luce forte. Tuttavia questi sintomi scompaiono velocemente e la vista torna stabile dopo circa una settimana.