retinopatia diabetica: forme, strumenti di diagnosi e cure

Il diabete è causato da un metabolismo alterato degli zuccheri. La presenza di glucosio nel sangue a livelli troppo elevati danneggia i vasi sanguigni, e in particolare quelli più piccoli come i capillari, impedendo il corretto apporto di ossigeno e nutrimento agli organi colpiti. La retinopatia diabetica è un’alterazione e un indebolimento dei capillari della retina causato da questa malattia. Di seguito ne approfondiamo sinteticamente forme, strumenti per la diagnostica e possibili terapie.


Le due forme di retinopatia diabetica

In maniera schematica, possiamo dire che la retinopatia diabetica assume generalmente due forme:
  • proliferante, in cui piccoli vasi capillari a struttura anomala proliferano causando spesso delle emorragie. Nei casi più gravi l’emorragia invade completamente il corpo vitreo provocando improvvise e consistenti perdite della vista
  • non proliferante: la retina è colpita da vari tipi di lesioni come edemi (zone in cui la retina diventa più spessa a causa della fuoriuscita del plasma dai capillari) ed ischemie


Gli esami e gli strumenti per la diagnosi della retinopatia diabetica

Gli strumenti utilizzati per diagnosticare la retinopatia diabetica sono essenzialmente tre:
  • l'oftalmoscopio e le lenti per visualizzazione del fondo, che permettono di osservare direttamente il fondo oculare
  • la fluorangiografia retinica che consiste nell’effettuare delle fotografie della retina dopo aver iniettato nella vena del braccio un colorante (la fluoresceina) che tramite il torrente circolatorio si distribuisce ai vasi sanguigni della retina. Essi diventano meglio osservabili in tutte le loro caratteristiche consentendo di valutare alterazioni ed eventuale presenza di complicanze retiniche come edema ed ischemia (assenza di circolazione e mancanza di ossigeno)
  • OTC (tomografia a coerenza ottica), un esame non invasivo, con il quale si possono vedere possibili trazioni tra il vitreo e la retina e verificare l’efficacia dei trattamenti anti-edema.


Le cure per la retinopatia diabetica


Nei casi meno gravi di retinopatia diabetica possono essere prescritti dei farmaci per migliorare la resistenza delle pareti dei capillari.

Esistono diversi metodi per curare la retinopatia diabetica:
  • la Fotocoagulazione Argon laser.
    E’ un laser il cui lampo dura una frazione di secondo e coagula un punto microscopico della retina malata. Questo trattamento non determina mai un miglioramento ma serve a stabilizzare le condizioni oculari evitando il peggioramento.

  • la vitrectomia.
    Si tratta di un intervento chirurgico dove si estrae il vitreo per eliminare le aderenze dannose.La procedura di rimozione dell'umor vitreo dura in genere 1-2 ore, al suo termine è previsto almeno un giorno di ricovero, durante il quale il paziente viene visitato periodicamente. Nel periodo post-operazione la visione è offuscata e per almeno un paio di settimane, l'occhio operato appare particolarmente sensibile, gonfio e arrossato.
    Si consiglia l’uso di collirio per prevenire infezioni, ridurre l'infiammazione e accelerare la guarigione dell'occhio operato.

  • le iniezioni intravitreali e peribulbari.
    Consistono nella somministrazione di farmaci per via perioculare o mediante iniezioni intravitreali. Anche il cortisone può essere utile e può essere utilizzato sia per iniezione intravitreale che per via perioculare.
  • la terapia chirurgica, viene effettuata nelle fasi avanzate di retinopatia diabetica, quando si sono formate emorragie che invadono il vitreo oppure si è determinato un distacco di retina.


  • Approfondimenti sulla retinopatia diabetica:


    Cos'è la retinopatia diabetica?